L'EUROPA PUNTA TUTTO SULLA BICICLETTA

Dieci giorni fa il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che invita la Commissione a sviluppare una strategia ciclistica comunitaria e a studiare un piano per raddoppiare il numero di chilometri percorsi in bicicletta in Europa entro il 2030. Il voto segna il riconoscimento del ciclismo come modalità di trasporto a tutti gli effetti, ma anche come risorsa industriale chiave per raggiungere gli obiettivi climatici a lungo termine.
La risoluzione, che deriva dalla proposta portata avanti dalla commissione Trasporti e Turismo, delinea un piano d’azione in 17 punti per aumentare le infrastrutture per le biciclette, sviluppare la produzione di biciclette, componenti e batterie e portare a due milioni i posti di lavoro nell’intera industria ciclistica, che oggi impiega già un milione di persone nel continente.
Nello specifico, propone di adottare alcune misure come:
– l’aumento significativo degli investimenti in infrastrutture ciclabili sicure e separate e l’integrazione della bicicletta nelle infrastrutture urbane;
– la maggiore considerazione della bicicletta quando si costruiscono o si aggiornano le reti di trasporto;
– l’inclusione dell’industria del ciclismo nella strategia industriale dell’UE;
– il sostegno a una produzione di biciclette e componenti “Made in Europe”;
– la creazione di ulteriori posti di lavoro nel settore;
– una maggiore accessibilità (anche a livello di prezzo al pubblico) delle biciclette;
– l’accelerazione dello sviluppo della rete EuroVelo, la rete europea di piste ciclabili, e dei suoi 17 percorsi;
– la predisposizione dei luoghi di lavoro ad accogliere le biciclette di chi le usa per raggiungerli;
– l’aumento di parcheggi sicuri per le bici e delle capacità di ricarica per le eBike;
– la designazione del 2024 come l’anno europeo del ciclismo.
Anche se la risoluzione del Parlamento europeo è giuridicamente non vincolante, rappresenta un documento chiave per definire le future priorità politiche e decisioni per le quali il Parlamento può ritenere responsabile la Commissione europea.
L’industria ciclistica, come ben riportato da Bike for Trade, applaude l'iniziativa comunitaria e si augura che i governi nazionali possano intraprendere ulteriori azioni come la riduzione delle aliquote IVA e l’aumento delle iniziative per promuovere l’uso della bicicletta.
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